Testo di Rosa María Licón Luna
L'ape da miele viene a volte definita specie domestica altre semi-domestica o addirittura selvatica, quindi il suo status rimane ambiguo. Tuttavia, senza uno stato chiaramente definito, il più popolare di tutti i nostri insetti, Apis mellifera, non può beneficiare di alcuna protezione e il suo numero crolla al punto che gli specialisti temono la sua scomparsa. Sembra quindi urgente gettare le basi per l’effettivo riconoscimento delle popolazioni di api selvatiche come ultima speranza per la sopravvivenza di una specie in via di estinzione.
Lo status dell’Apis mellifera rimane ambiguo in quanto in letteratura ad essa viene attribuito sia il ruolo di domestica, che di semi domestica che di specie selvatica. La ragione di questa ambiguità può essere attribuita al fatto che l’Apis mellifera ha avuto differenti livelli di selezione, si trova in aree molto vaste sia come specie endemica che introdotta, vive sia in modo libero che in allevamenti dove si mettono in pratica tecniche e gestioni diverse. Anche le normative e i fattori culturali (come la lingua) possono avere un ruolo in questo dibattito. L’ape ha differenti nomi che vengono dal gergo di ciascun paese, per esempio “honey bee” (ape da miele) in inglese e nel suo equivalente tedesco (honigbiene), ape domestica in italiano, in spagnolo (abeja doméstica) e francese (mouche à miel et abeille domestique) come esempi.
L’obiettivo di questo lavoro è di fornire degli argomenti per provare a creare uno status dell’ape mellifica nel suo paese naturale di origine, l’Europa, come specie selvatica o domestica. Questo potrebbe in futuro influenzare sia la conservazione di popolazioni indigene e resilienti adattate al loro ambiente naturale, nonché la legislazione relativa alle importazioni, allevamenti e trattamenti.
Le riflessioni su questo argomento si sono approfondite in seguito alla mia partecipazione a un simposio organizzato lo scorso gennaio al CNRS di Parigi intitolato "Società apistiche - Società umane - Un'interdipendenza dalla preistoria al futuro". La prima domanda che mi è venuta in mente è stata se le api davvero fossero interdipendenti da noi dalla preistoria al futuro. È certo che l’umanità dipende dall'esistenza di api e altri animali impollinatori. Tuttavia, le api durante la loro lunga esistenza certamente non hanno avuto bisogno dell’uomo poiché si stabilirono sulla Terra molto prima della nostra evoluzione.
Una lunga e drastica selezione naturale, un "male necessario", le ha aiutate a sviluppare la loro grande organizzazione e intelligenza sociale, che più che mai è un buon modello per la nostra società, che al contrario è la diretta responsabile dell'attuale estinzione di massa della biodiversità. Quindi, se oggi le api mellifiche sono interdipendenti con noi, non è perché il loro comportamento selvatico è stato modificato in modo da adattarsi a noi, come nel caso degli animali domestici, ma è perché le abbiamo influenzate in così tanti modi diversi che a malapena riescono a sopravvivere senza l'intervento umano.
Tuttavia, ci sono sempre più osservazioni di colonie che prosperano liberamente in natura.
Benchè delle caratteristiche definiscono chiaramente determinate specie di animali domestici, per altre, come l’ape mellifica, non ci sono ancora delle linee guida chiare che delimitano precisamente il suo status. Quindi, qualsiasi limite per definire l’ape mellifica come parzialmente o completamente addomesticata sarà necessariamente arbitrario. Le più comuni sottospecie di api mellifiche utilizzate sono legalmente considerate domestiche. Quando ci si interroga su ciò che la legge impone e ciò che la biologia e l'etica stabiliscono sugli animali, ecco aprirsi tre possibilità:
- animali domestici
- animali selvatici che vivono in libertà;
- animali selvatici tenuti dall'uomo (1).
In quale di queste "scatole" mettere l'ape europea?
Inoltre, a differenza degli animali domestici, le api hanno un duplice ruolo:
- come attività agricola produttiva (miele, polline, pappa reale, propoli, cera).
- come specie ambientale chiave, impollinando sia la vegetazione selvatica che le colture agricole.
L’infestazione di Varroa destructor è considerata la causa principale della presunta estinzione delle colonie che vivono in libertà. Tuttavia, recenti ricerche hanno dimostrato la loro esistenza in Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Polonia (anche in Italia vi sono via via numerosi avvistamenti di colonie che vivono da più anni allo stato selvatico NdT). Questo ritorno può essere dovuto all’evoluzione di un’adeguata relazione ospite-parassita tra Apis mellifera e Varroa destructor (7). Questo indica che le colonie che vivono in libertà con varroasi e altre minacce (malattie, cambiamenti climatici), in assenza di una gestione attiva potrebbero costituire un importante patrimonio genetico per api tolleranti all’acaro [8].
Le api più resilienti sono quelle endemiche adattate al loro ambiente che vivono in libertà.
Alcuni paesi Europei hanno dei piani di conservazione di Apis mellifera mellifera, come in Danimarca, Svizzera e Francia e di Apis mellifera siciliana in Italia. Questi piani assicurano che le popolazioni autoctone siano protette, il che potrebbe essere una fonte per la loro reintroduzione nel loro ambiente naturale. Ciò permetterà anche di soddisfare la crescente domanda degli apicoltori che desiderano promuovere lo sviluppo della resistenza genetica naturale (9) delle loro colonie. La protezione giuridica della sottospecie nativa esiste in Corsica, Slovenia e Malta (7).
Le malattie non sono le ragioni principali dell'estinzione delle specie. Tuttavia, gli sforzi per la protezione delle api si sono concentrati principalmente sui trattamenti contro i parassiti e sulle integrazioni di cibi energetici a base di zucchero. Ma un’analisi del 2004 dell’International Union for the Conservation of Nature (IUCN) Red list ha rivelato che le malattie erano una minaccia che contribuisce per meno del 4% sull’estinzione di specie conosciute. Le specie invasive, la distruzione dell’habitat e la sovrappopolazione, da sole o in combinazione, causano il 45-55% dell’estinzione degli animali (10).
In conclusione, le api soggette alla pressione selettiva naturale potrebbe essere una fonte di api resilienti per l’allevamento.
Considerando selvatiche dal punto di vista legale le api da miele autoctone che vivono nella loro area geografica, la loro conservazione potrebbe essere garantita nei parchi naturali (regionali e nazionali) e applicarsi allo stesso modo di qualsiasi altra specie selvatica in pericolo. Alla fine, le api soggette alla pressione selettiva naturale possono essere una fonte di api resistenti per la riproduzione. Ripristinare l’abbondanza e la diversità di risorse ambientali rimane un fattore chiave perché può avere un impatto diretto sulla salute degli impollinatori (11). In questa fase, per salvare l'ape mellifica, sembra essere necessario un approccio di tipo api-centrico, sopra gli interessi commerciali e politici.
Specie: insieme di individui interfertili.
Sottospecie: popolazioni naturali di animali selvatici della stessa specie.
Razza: tipi di animali domestici della stessa specie, creati dall'uomo per fusione e selezione con obiettivi di utilizzo e produzione.
Domestico: gli animali adattati ad un ambiente in cattività. Status ottenuto attraverso una combinazione di cambiamenti genetici che si sono verificati durante le varie generazioni, o da cambiamenti nello sviluppo indotti dall’ambiente che si verificano ad ogni generazione(2). La domesticazione è caratterizzata da una simbiosi permanente tra l’uomo e le altre specie, i cui prerequisiti sono la dieta e la riproduzione e l’accoppiamento di organismi che sono controllati dall’uomo(3).
Selvatico: animali appartenenti a specie che vivono in natura in uno stato di libertà, indipendentemente dall'essere umano, soggetti solo ai capricci dell'equilibrio biologico, agli imperativi del loro programma genetico e alle possibilità di esprimerlo offerti dal biotopo in cui vivono (1).
Inselvatichito: animali che dopo essere fuggiti dall'addomesticamento sono tornati allo stato brado.
Ibrido: noto anche come ibrido incrociato, è il risultato di un incrocio, per riproduzione sessuale, di due organismi di razze, varietà, specie o generi diversi. Poiché tutte le api appartengono alla stessa specie, il termine esatto sarebbe meticcio.
Domestico: Le colonie di api non possono essere liberate in natura (troppi cambiamenti antropici) e sopravvivere. Dipendono dall'umano.
Selvatico: Ci sono sempre più evidenze di colonie che vivono allo stato brado in cavità scelte liberamente, a volte in alveari trascurati che riescono a sopravvivere per molti anni.
Domestico: Le api mellifere gestite non possono prosperare senza interventi umani, come trattamenti e nutrizione.
Selvatico: Ci sono esempi di api allevate che prosperano senza trattamento e alimentazione. Sono stati frequentemente verificati e pubblicati (6).
Domestico: La selezione, il primo passo nell'addomesticamento, è stata possibile impostando le caratteristiche desiderate in una razza vera (ad esempio l'ape Buckfast).
Selvatico: L'interazione tra popolazioni di api ha sempre avuto luogo, date le loro origini lontane * Le modifiche fisiche apportate alle api allevate sono trascurabili rispetto a quelle che non lo sono.
* "Le prime api esistevano circa 130 milioni di anni fa, in un'epoca in cui i nostri antenati erano piccole creature simili ai topi." Dave Goulson (5)
Domestico: La selezione umana nella maggior parte dei casi (ma non sempre) ha comportato una riduzione dell'aggressività degli animali selvatici.
Selvatico: Gli incroci di sottospecie di api introdotte intenzionalmente possono causare aggressività.
Domestico: Gli apicoltori possono controllare la riproduzione di A. mellifera (es. inseminazione artificiale).
Selvatico: La maggior parte delle colonie si riproduce in modo naturale e incontrollabile (congregazioni maschili).
Domestico: Un animale domestico non può prosperare in natura appena viene rilasciato dalla prigionia.
Selvatico: Non è stato dimostrato che una colonia di api possa sopravvivere in cattività, senza mantenere la sua capacità di nutrirsi liberamente e naturalmente.
Domestico: Gli animali domestici cambiano il loro comportamento selvaggio per integrarsi nella società umana.
Selvatico: Le api che vivono allo stato brado non hanno cambiato il loro comportamento per adattarsi agli umani.
SELEZIONE NATURALE E RESILIENZA
Le colonie di api si trovano ancora in cavità scelte liberamente.
Che siano autoctone, introdotte o meticci seguono in questo modo la rigorosa selezione naturale che li rende potenzialmente più resistenti.
Bibliografia
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Dal 1986 formiamo ogni anno centinaia di apicoltori/trici con un unico grande obiettivo: lavorare e vivere in libertà in mezzo alla natura salvaguardando la biodiversità e l'equilibrio del nostro pianeta attraverso l'apicoltura biologica e rigenerativa. Sia hobbisti che professionisti.
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